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FORMAZIONE CONTINUA - SEMINARI A PAGAMENTO
CURRICULUM DI DIRITTO E PROCESSO DEL LAVORO 2017

SEMINARIO 3:

Analisi di alcune questioni giurisprudenziali rilevanti in Emilia-Romagna:
Licenziamento per giustificato motivo oggettivo - Responsabilità solidale negli appalti

Prof. Franco Scarpelli, Università di Milano Bicocca
Dott. Gaetano Campo, Tribunale di Vicenza
Avv. Aldo Bottini, Foro di Milano

21 APRILE 2017, ORE 15.00-18.00
AULA MAGNA DELLA SCUOLA - VIA BELMELORO 12

ISCRIZIONE SEMINARIO 3

Accreditato dal Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Bologna [3 CF]  DELIBERA

PROGRAMMA DEL CURRICULUM


ISCRIZIONE ALL'INTERO CICLO DI SEMINARI


QUOTE DI PARTECIPAZIONE

ISCRIZIONE  AL SINGOLO SEMINARIO
Iscrizione ordinaria: 50 €
Iscrizione Socio AGER 30 €
Iscrizione ordinaria Studio associato o con più componenti 100 €
Iscrizione ordinaria Studio associato o con più componenti Soci AGER 60 €

ISCRIZIONE ALL' INTERO CICLO DI SEMINARI
Iscrizione ordinaria: 400 €
Iscrizione Socio AGER 240 €
Iscrizione ordinaria per Studio associato o con più componenti 800 €
Iscrizione ordinaria per Studio associato o con più componenti Soci AGER 480 €

(l’importo è esente IVA ex art. 10 comma 20 DPR 633/1972)
L’iscrizione va effettuata mediante invio via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
della scheda relativa al seminario di interesse, ovvero all’intero ciclo di seminari, reperibile su QUESTO SITO, compilata e sottoscritta, 

UNITAMENTE all’attestazione di avvenuto versamento della quota di iscrizione entro il giorno che precede la data di svolgimento dell’evento o prima dell’inizio dell’intero ciclo.

MODALITÀ DI PAGAMENTO

Il versamento va effettuato sulle seguenti coordinate bancarie:
IBAN: IT 04 E 02008 02457 000103553077 Unicredit Banca, Agenzia di Piazza Aldrovandi, Bologna,intestato a “Scuola Superiore di Studi Giuridici – Alma Mater Studiorum”
Con causale: SSSG CURLAV17 + COGNOME ISCRITTO/I.

Il pagamento potrà essere effettuato in qualsiasi filiale UNICREDIT senza costi aggiuntivi. A fronte del pagamento sarà emessa regolare fattura.


 

Domenica 26 Marzo 2023

 

  

 per Árpád Weisz

Árpád Weisz
Il lungo inverno
La parabola
Le Leggi razziali fasciste
Furono 96 i professori universitari italiani di ruolo identificati come ebrei e sospesi dal servizio a decorrere dal 16 ottobre 1938, secondo il R.D.L. 5.IX.1938, n. 1390, e poi dispensati a decorrere da 14 dicembre 1938, secondo il R.D.L. 15. XI. 1938, n. 1779.[51] Per molti l'espatrio rappresentò l'unica possibilità di proseguire la carriera accademica. Coloro che restarono in Italia dovettero affrontare gli anni drammatici della guerra e dell'Olocausto. In realtà il numero di coloro che furono epurati nel 1938 fu molto più alto: ai professori di ruolo vanno aggiunti gli oltre 200 ricercatori e studiosi ebrei che esercitavano la libera docenza, tra cui specialisti di rilievo internazionale.[55] Furono quindi un totale di oltre 300 i docenti epurati dall'università italiana in seguito all'introduzione delle leggi razziali, senza contare i professori di liceo, gli accademici, gli autori di libri di testo messi all'indice e i tanti giovani laureati e ricercatori, la cui carriera fu stroncata sul nascere.[56] Le perdite furono particolarmente significative nei campi della medicina, delle discipline giuridico-economiche, delle scienze e delle materie umanistiche.[57] 

"Auschwitz è un buco nero nella storia dell'umanità: un buco nero che ha di colpo inghiottito, insieme a milioni di vittime innocenti, secolari conquiste nel campo del diritto, della scienza, del pensiero e dell'arte. Il folle progetto messo in atto con feroce determinazione dai nazisti. Il progetto di sterminare gli ebrei e di cancellare dal nostro continente ogni traccia della loro presenza. In questo stesso giorno ricordiamo anche la vergogna delle leggi razziali, volute dal fascismo in Italia nel 1938". - Sergio Mattarella

"Sopravvivevano i peggiori, cioè i piú adatti; i migliori sono morti tutti. È morto Chajim, orologiaio di Cracovia, ebreo pio, che a dispetto delle difficoltà di linguaggio si era sforzato di capirmi e di farsi capire, e di spiegare a me straniero le regole essenziali di sopravvivenza nei primi giorni cruciali di cattività; è morto Szabó, il taciturno contadino ungherese, che era alto quasi due metri e perciò aveva piú fame di tutti, eppure, finché ebbe forza, non esitò ad aiutare i compagni piú deboli a tirare ed a spingere; e Robert, professore alla Sorbona, che emanava coraggio e fiducia intorno a sé, parlava cinque lingue, si logorava a registrare tutto nella sua memoria prodigiosa, e se avesse vissuto avrebbe risposto ai perché a cui io non so rispondere; ed è morto Baruch, scaricatore del porto di Livorno, subito, il primo giorno, perché aveva risposto a pugni al primo pugno che aveva ricevuto, ed è stato massacrato da tre Kapos coalizzati. Questi, ed altri innumerevoli, sono morti non malgrado il loro valore, ma per il loro valore". - Primo Levi