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CORSO DI LEGAL ENGLISH

Avvocati, magistrati, pubblici amministratori, in generale tutti gli operatori giuridici sono sempre più spesso chiamati a confrontarsi con questioni che implicano la conoscenza del diritto straniero, internazionale e dell’Unione europea. Tale approccio rende imprescindibile la conoscenza della terminologia giuridica inglese e dei principali istituti e concetti del diritto anglosassone. Il corso si propone di approfondire le principali tematiche di diritto sostanziale e procedurale in chiave comparata ed europea con l’obiettivo di fornire ai partecipanti una conoscenza adeguata del vocabolario giuridico utilizzato in inglese. 

LOCANDINA E PROGRAMMA DEL CORSO

MODULO I
AN INTRODUCTION TO LEGAL ENGLISH IN THE LAW OF THE EUROPEAN UNION

The module will address the following topics: General Principles of EU Law; Fundamental Rights; Institutional Framework; Legal Protection (Action for Annulment, Infringement Procedure and Preliminary Ruling); Internal Market (Free Circulation of Goods, Free Movement of Professionals and Antitrust Law).

MODULO II
AN INTRODUCTION TO ENGLISH LEGAL TERMINOLOGY

The module will address the following topics: General Principles of English law such as the rule of law and parliamentary sovreignty as well as the doctrine of stare decisis and binding precedent; the Sources of Common Law Legal Systems; Features of English Legal Texts and Language; False Friends in Legal English and Obstacles in Legal Translating.

Il carattere interattivo delle lezioni mira a sviluppare le capacità linguistiche dei partecipanti, anche attraverso la discussione di materiale didattico distribuito agli iscritti, l’utilizzazione di slides e la proiezione di filmati.

MODULO I: prof. Justin Frosini

lezione 1: 28 gennaio, ore 16-19
lezione 2: 11 febbraio 2016, ore 16-19

MODULO II: prof. Giacomo Di Federico

lezione 1: 21 gennaio, ore 16-19
lezione 2: 4 febbraio 2016, ore 16-19

PROF. GIACOMO DI FEDERICO
professore associato di Diritto dell’Unione europea nell’Università di Bologna

PROF. JUSTIN FROSINI
assistant professor di Diritto comparato nell’Università “L. Bocconi” di Milano

Sede:
AULA 2 - VIA BELMELORO 12 - BOLOGNA

FORMAZIONE CONTINUA - CORSO A PAGAMENTO (€ 100,00)
ACCREDITATO DALL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI BOLOGNA (12 CF)

 

SCHEDA DI ISCRIZIONE E ISTRUZIONI PER IL PAGAMENTO DELLA QUOTA


 

Domenica 26 Marzo 2023

 

  

 per Árpád Weisz

Árpád Weisz
Il lungo inverno
La parabola
Le Leggi razziali fasciste
Furono 96 i professori universitari italiani di ruolo identificati come ebrei e sospesi dal servizio a decorrere dal 16 ottobre 1938, secondo il R.D.L. 5.IX.1938, n. 1390, e poi dispensati a decorrere da 14 dicembre 1938, secondo il R.D.L. 15. XI. 1938, n. 1779.[51] Per molti l'espatrio rappresentò l'unica possibilità di proseguire la carriera accademica. Coloro che restarono in Italia dovettero affrontare gli anni drammatici della guerra e dell'Olocausto. In realtà il numero di coloro che furono epurati nel 1938 fu molto più alto: ai professori di ruolo vanno aggiunti gli oltre 200 ricercatori e studiosi ebrei che esercitavano la libera docenza, tra cui specialisti di rilievo internazionale.[55] Furono quindi un totale di oltre 300 i docenti epurati dall'università italiana in seguito all'introduzione delle leggi razziali, senza contare i professori di liceo, gli accademici, gli autori di libri di testo messi all'indice e i tanti giovani laureati e ricercatori, la cui carriera fu stroncata sul nascere.[56] Le perdite furono particolarmente significative nei campi della medicina, delle discipline giuridico-economiche, delle scienze e delle materie umanistiche.[57] 

"Auschwitz è un buco nero nella storia dell'umanità: un buco nero che ha di colpo inghiottito, insieme a milioni di vittime innocenti, secolari conquiste nel campo del diritto, della scienza, del pensiero e dell'arte. Il folle progetto messo in atto con feroce determinazione dai nazisti. Il progetto di sterminare gli ebrei e di cancellare dal nostro continente ogni traccia della loro presenza. In questo stesso giorno ricordiamo anche la vergogna delle leggi razziali, volute dal fascismo in Italia nel 1938". - Sergio Mattarella

"Sopravvivevano i peggiori, cioè i piú adatti; i migliori sono morti tutti. È morto Chajim, orologiaio di Cracovia, ebreo pio, che a dispetto delle difficoltà di linguaggio si era sforzato di capirmi e di farsi capire, e di spiegare a me straniero le regole essenziali di sopravvivenza nei primi giorni cruciali di cattività; è morto Szabó, il taciturno contadino ungherese, che era alto quasi due metri e perciò aveva piú fame di tutti, eppure, finché ebbe forza, non esitò ad aiutare i compagni piú deboli a tirare ed a spingere; e Robert, professore alla Sorbona, che emanava coraggio e fiducia intorno a sé, parlava cinque lingue, si logorava a registrare tutto nella sua memoria prodigiosa, e se avesse vissuto avrebbe risposto ai perché a cui io non so rispondere; ed è morto Baruch, scaricatore del porto di Livorno, subito, il primo giorno, perché aveva risposto a pugni al primo pugno che aveva ricevuto, ed è stato massacrato da tre Kapos coalizzati. Questi, ed altri innumerevoli, sono morti non malgrado il loro valore, ma per il loro valore". - Primo Levi